CUORE: UNA PETIZIONE PER SALVARLO
Tutto il mondo animalista mobilitato per salvare il maiale “Cuore”
Mario Bozzoli è un imprenditore di Marcheno, in provincia di Brescia che, dall’8 ottobre 2015 è letteralmente svanito nel nulla e per capire dove possa essere finito si vuole sacrificare un maiale a cui è stato dato il nome di Cuore.
Le indagini attorno alla scomparsa dell’imprenditore, infatti, hanno portato a sospettare che l’uomo possa essere stato ucciso e bruciato all’interno di uno dei forni della fonderia di famiglia.
Per provare che sia effettivamente possibile bruciare il corpo di un uomo all’interno di un forno fusorio senza lasciare tracce, la Corte di Assise di Brescia ha deciso di effettuare un macabro test che vede coinvolto un povero maiale che gli animalisti hanno voluto chiamare Cuore.
Il destino di Cuore
Come “sostituto” dell’imprenditore è stato scelto un maiale che dovrà avere un peso simile a quello dell’imprenditore, cioè tra gli 80 e gli 85 chili.
“Serve un maiale, irrimediabilmente ammalato, di quelli con il destino segnato e in imminente scadenza. Dovrà essere sottoposto ad un prelievo del Dna, poi ucciso, vestito con indumenti simili a quelli che Mario Bozzoli indossava quella sera e infine, entro le 24 ore dalla sua dipartita, dovrà essere gettato in un forno da fonderia.”
A quanto pare servirebbe anche un volontario umano che, protetto da tuta ignifuga, casco, visiera e guanti, si assuma il rischio della fase finale delle operazioni. In scala ridotta.
L’esperimento giudiziale che mira a verificare come brucia un corpo in un forno fusorio, è previsto per le 14.30 del prossimo 27 aprile, alla fonderia Gonzini di Provaglio d’Iseo.
Tramite il sacrificio del povero maiale, che biologicamente è quello in assoluto più compatibile con l’uomo, i giudici vogliono capire se l’assenza di resti dell’imprenditore 50enne nel suo forno sia prova del fatto che nel forno non ci sia finito.
Per la dottoressa Camilla Tettamanti si tratta di una prova singola effettuata il scala ridotta che, dal punto di vista scientifico, può valere quanto vale un test fatto una volta sola. Purtroppo, però, a seconda dell’esito dell’esperimento in scala ridotta, non si esclude la necessità di farne anche uno con le reali dimensioni dell’imprenditore scomparso..
Una decisione discutibile ed inaccettabile
Da quando la notizia ha iniziato a girare sul web, si è creato sgomento ed ha scatenato tantissime proteste nell’opinione pubblica in generale e tra gli animalisti in particolare, e non poteva che essere così!
Uccidere una creatura innocente non può essere il modo per risolvere un crimine. Una creatura, che ancora non si sa se maschio o femmina, per la quale si è scelto il nome “Cuore”, come il cuore che si chiede di avere per questa creatura e per tutti gli animali.
Per lui, lei, si chiede che venga graziato, curato e dato in adozione.
La petizione:
Per cercare di salvare Cuore è stata lanciata la petizione: SALVIAMO CUORE! NON BRUCIATELO DATELO IN ADOZIONE.
Per firmarla cliccare QUI.
Ecco il testo:
Il prossimo 27 aprile un maiale malato verrà bruciato in un forno per un esperimento giudiziale!
LA CORTE DI ASSISE DI BRESCIA HA DECISO DI UCCIDERE UN MAIALE MALATO E BRUCIARLO IN UN FORNO PER RISOLVERE UN CRIMINE.
Uccidere una creatura innocente non può essere il modo di risolvere un crimine! Per di più una creatura malata…
Le associazioni animaliste, come animalisti ma soprattutto come cittadini, chiedono che l’esperimento non venga effettuato e che il maiale venga dato a loro in affidamento.
Non sappiamo se per l’esperimento verrà scelto un maschio o una femmina, vorremmo salvarlo e chiamarlo Cuore, come quello che chiediamo di avere per questa creatura. Salvarlo dalla morte in un forno o in un mattatoio sarebbe il giusto epilogo di questa tristissima storia.
Cuore non deve morire! “Non bruciatelo!”
Per ascoltarci on air, clicca QUI.
Milano, 04/04/2022 – GC
Rispetto per tutti gli animali questo chiedo più di qualsiasi cosa al mondo
Rispettiamo gli animali e il loro habitat ,facciamolo per crescere generazioni future sane