LA CARNE SINTETICA
Tra tutte le alternative vegetali che abbiamo a disposizione, della scoperta che esiste già un alimento chiamato “carne sintetica” non ne sentivamo proprio la mancanza, ma c’è, quindi tanto vale capire meglio di cosa si tratta, soprattutto dopo un acceso dibattito che si è scatenato su FB a seguito di un post che recitava così: “La prima polpetta di carne prodotta grazie a cellule di mucca, senza uccidere o far del male ad alcuna bestiola. L'idea è geniale. Spero arrivi in commercio quanto prima.”
Ovviamente i commenti non si sono fatti attendere, ma prima di seguire il dibattito, abbiamo consultato Wikipedia e abbiamo scoperto che il primo hamburger in vitro, creato da una squadra olandese, è stato mangiato ad una dimostrazione per la stampa a Londra nell’Agosto 2013. La carne sintetica è estremamente costosa, ma ci si aspetta che il costo possa essere ridotto grazie al miglioramento delle tecnologie.
In fondo la carne sintetica accontenterebbe un po’ tutti in quanto sarebbe meno criticabile rispetto alla quella ottenuta tradizionalmente perché non richiede uccisioni e riduce i rischi di crudeltà sugli animali, ma la frase “… e riduce i rischi di crudeltà sugli animali” ci insospettisce, infatti la delusione arriva dopo qualche riga e l’entusiasmo viene subito smorzato.
Eccovi dunque la misteriosa formula della carne in vitro: “questo alimento è un prodotto che non è mai stato parte di un animale vivo, con l'eccezione del siero fetale del vitello preso da una mucca macellata”. Nonostante l’evoluzione del progetto abbia portato a “far nascere” questo alimento da cellule prese dal muscolo di un animale vivo e non dal siero fetale, per noi il discorso finisce qui visto che, qualunque sia la base di partenza, di vegano in questo alimento non c’è proprio nulla.
Per saperne di più sulla carne sintetica cliccare QUI.
Link: https://it.wikipedia.org/wiki/Carne_sintetica
Milano, 1.4.2016 – GC