AMARENA È MORTA: L’HANNO UCCISA
L’orsa Amarena è stata barbaramente uccisa da un feroce animale: l’uomo
Simbolo di libertà, prova di come gli orsi potessero convivere in armonia con il resto delle creature, Amarena è stata uccisa. Giovedì 31 agosto 2023 alle 23,00 circa.
Una notizia inaspettata che ci lascia sconcertati e sconfortati.
A comunicare l’uccisione dell’orsa Amarena è stato lo stesso parco dove la splendida creatura viveva: il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise.
La comunicazione del parco sulla morte di Amarena
“Alle 23:00 circa di questa sera l’Orsa Amarena è stata colpita da una fucilata esplosa dal signor LA alla periferia di San Benedetto dei Marsi, fuori dal Parco e dall’Area Contigua. Sul posto sono prontamente intervenute le Guardie del Parco, in servizio di sorveglianza, vista l’area in cui Amarena era scesa coi suoi cuccioli. Sul posto è intervenuto il veterinario del Parco con la squadra di pronto intervento, che però ha potuto accertare solo la morte dell’orso vista la gravità della ferita.
L’uomo è stato identificato dai Guardiaparco e poi sottoposto ai rilievi a cura dei Carabinieri della locale stazione, intervenuti a seguito della chiamata dei Guardiaparco.
I rilievi per accertare la dinamica dei fatti sono in corso e andranno avanti tutta la notte, così come il personale del Parco è impegnato a individuare i due cuccioli dell’orsa per valutare il da farsi.”
Un atto di violenza incomprensibile e inaccettabile
L’assassinio di Amarena, perché di fatto si tratta di questo, è un fatto gravissimo.
È stata uccisa una creatura vivente che non dava grossi problemi. Amarena non aveva mai creato alcun tipo di problema all’uomo e i pochi danni fatti ad attività agricole e zootecniche, sono sempre stati indennizzati dal Parco stesso anche se avvenuti fuori dai confini dell’Area Contigua.
Amarena era la prova di come fosse possibile la convivenza tra orsi ed umani, Amarena si fidava e questa fiducia l’ha tradita.
L’assassinio dell’orsa Amarena a fucilate rappresenta un atto di violenza immotivato. L’unica grave colpa di Amarena è che era diventata troppo famosa e troppo confidente.
Tante le persone che volevano avvicinarla e riprendere l’orsa. Per fortuna, non si era mai dimostrata aggressiva, ma si trattava comunque di un animale selvatico che, se messo alle strette, avrebbe potuto magari difendere i sui cuccioli, con conseguenze spiacevoli per tutti.
Ed è proprio quello che gli addetti del parco stavano cercando di evitare il più possibile.
Che gli orsi diventino sempre più confidenti, a causa soprattutto della superficialità dell’essere umano, non è un fatto positivo, lo dimostra quello che è successo qualche mese fa a Juan Carrito trovato morto sul ciglio di una strada.
Il parco sta impegnando tutte le energie per prevenire ogni contatto che possa indurre gli orsi, soprattutto cuccioli, alla confidenza, ma sta soprattutto alle persone essere responsabili.
Le indicazioni sono quelle di andare in auto andare piano, usando la massima prudenze ed evitare di mettersi in situazioni pericolose avvicinandosi a queste bellissime creature particolarmente delicate.
Conclusioni
Noi tutti auspichiamo che l’assassino di Amarena venga punito a dovere e che i cuccioli di Amarena vengano trovati e salvati, ma nutriamo poche speranze in quanto questo è il risultato di una politica a cui non importa nulla di preservare la fauna selvatica, anzi percorre strade proprio opposte alla salvaguardia e cura di orsi, lupi e cinghiali: creature che stanno diventando ormai bersaglio facile ed impunito.
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Ricordiamo inoltre che è in atto la raccolta firme per poter indire il referendum contro la caccia, per firmare clicca QUI.
Milano, 01/09/2023 – GC