BSE O MORBO DELLA MUCCA PAZZA, IL RITORNO
Approfondimento sulla BSE, Bovine Spongiform Encephalopathy a cura di Luca Mangini – Ricercatore indipendente.
Ricordate la Vacca 103? Era il 12 Gennaio 2001, in Italia si registrava il primo caso di BSE
In questi giorni si registrano nuovi casi in Francia, Spagna, Brasile che ne blocca l’export verso la Cina […] Il Piemonte aumenta i controlli in via precauzionale.
Cos’è la BSE
L’encefalopatia spongiforme bovina (BSE, ossia Bovine Spongiform Encephalopathy) è una malattia neurologica cronica, degenerativa e irreversibile che colpiva i bovini, causata da un prione, una proteina patogena conosciuta anche come “agente infettivo non convenzionale”.
La malattia divenne nota all’opinione pubblica come morbo della mucca pazza oppure semplicemente mucca pazza (in inglese MCD, mad cow disease).
La BSE faceva parte di un gruppo di malattie denominate encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE o EST) che colpiscono diverse specie animali, compreso l’uomo.
Dalla scoperta della malattia, numerose ricerche e prevenzioni sono state svolte accuratamente a partire dall’esordio dell’epidemia, che ha portato all’eradicazione totale della malattia.
Il prione
L’agente infettivo è una proteina modificata detta prione che colpisce i centri nervosi dell’animale. Questa proteina subisce una modifica permanente della sua conformazione che provoca un danno irreversibile nella proteina presente normalmente nelle cellule sane del cervello. Ciò produce un’aggregazione tra le proteine che risulta nella formazione di dense placche fibrose. Al microscopio, queste ultime appaiono come “buchi”, dando alla sezione osservata il caratteristico aspetto “a spugna” della materia cerebrale. Il fenomeno produce a livello clinico un deterioramento delle condizioni fisiche e mentali dell’animale e che conduce inevitabilmente alla morte.
I prioni sono resistenti alle alte temperature e alle normali procedure di disinfezione. Si ritiene che il contagio avvenga quando l’animale introduce nel proprio organismo, mediante l’alimentazione, tessuti di animali infetti.
Le farine animali, ricavate dagli animali morti e usate per l’alimentazione bovina fino allo scoppio della malattia, sono state ritenute la causa prima di questa pestilenza; in particolare, la modifica della sgrassatura delle farine, decisa nel Regno Unito sostituendo l’estrazione con solventi organici con altre metodiche, fu ritenuta la causa principale della mancata inattivazione del prione.
Stanley Prusiner, Premio Nobel per la medicina per la sua ricerca sui prioni, è uno dei firmatari dello studio che rivela come esistano legami tra il morbo della mucca pazza e una nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jakob (vCJD o nvCJD) che colpisce l’uomo.
Nel 1996, il Regno Unito ha ammesso che la carne infetta da BSE ha probabilmente causato la morte per CJD di 10 giovani.
Un po’ di “storia” della BSE
La BSE fu scoperta nel 1986. Sin dal 1989 la Commissione europea e gli Stati membri dell’UE hanno messo in atto una estesa serie completa di misure per gestire il rischio da BSE nell’Unione europea (UE).
Dopo la scoperta della BSE nei bovini solo due casi sono stati confermati in specie diverse dai bovini: in una capra in Francia e in una capra nel Regno Unito.
Sono trascorsi 31 anni da quando in Inghilterra, in un laboratorio veterinario di Weybridge, venne diagnosticato in una mucca il primo caso di encefalopatia spongiforme bovina (BSE, Bovine Spongiform Encephalopathy), quello balzato agli onori della cronaca come il famigerato ‘morbo della mucca pazza’, in grado di infettare anche l’essere umano.
Da allora è stata affrontata una vera e propria epidemia, che nel corso degli anni, a causa del numero crescente di contagi e decessi, si è tradotta anche in alcuni bandi temporanei nella UE, come quello delle carni non disossate (la tipica bistecca fiorentina fu una delle ‘vittime’) e delle farine animali per nutrire il bestiame. […]
Tipologie di BSE e i sintomi
La BSE si presenta in tre forme diverse: BSE classica, BSE atipica di tipo H e BSE atipica di tipo L.
La BSE classica è l’unica forma che può essere trasmessa all’uomo attraverso il consumo di carne contaminata, causando la variante della malattia di Creuzfeldt-Jakob, diagnosticata per la prima volta nel 1996.
BSE classica
L’epidemia di BSE (ora nota come BSE classica) ebbe inizio nel 1986 nel Regno Unito. Inizialmente si trattava di una malattia dei bovini ristretta all’Europa che poi dilagò in tutto il mondo.
Studi epidemiologici indicano che all’origine di tale malattia vi sia stato del mangime per bovini contenente proteine trasformate infettate da BSE (pasto a base di ossa e carne).
I comuni sintomi della BSE classica nei bovini sono: alterazioni del comportamento, assenza di coordinamento, difficoltà nella deambulazione e nel mantenimento della posizione eretta, ridotta produzione di latte e perdita di peso. La malattia è stata tuttavia riscontrata anche in capi asintomatici.
Una riflessione necessaria
Per quante misure preventive si possano adottare non si può mai escludere con assoluta certezza la possibile insorgenza di malattie nei capi di bestiame, con potenziale trasmissione all’uomo per zoonosi (salto di specie).
Si sono già verificate in passato pandemie negli animali da allevamento, basti ricordare l’aviaria, la stessa mucca pazza e altre.
Milioni di persone in tutto il mondo hanno adottato un alimentazione completamente a base vegetale, io stesso ho fatto questa scelta otto anni fa.
Fino a quando continueremo a nutrirci di carcasse dovremo aspettarci nuove pandemie, le cui conseguenze non sono prevedibili.
Il punto di vista ambientale
La produzione di carni e derivati implica oltre alle già citate zoonosi uno spreco enorme di acqua, cibo e suolo destinati agli animali.
Altro fattore importante è la deforestazione necessaria per fare spazio agli allevamenti e alla coltivazione pe ottenere mangimi destinati all’alimentazione degli stessi animali:
“Il 70% della superficie agricola dell’Unione Europea (coltivazioni, seminativi, prati per foraggio e pascoli) è destinata a produrre mangime e foraggio per gli animali invece che cibo per le persone. Si tratta di 125 milioni di ettari di terra che in tutta Europa vengono usati per produrre mangimi o per il pascolo. I dati sono pubblicati nel nostro nuovo Report “Soldi pubblici in pasto agli allevamenti intensivi” in cui snoccioliamo i numeri di questo business foraggiato con i soldi pubblici.”
Bisogna tenere conto che allevare animali causa l’emissione di gas serra (CO2 e Metano in primis) che sono la causa diretta del riscaldamento globale in atto che rischia di tradursi in una catastrofe climatica entro il prossimo decennio con innalzamento anomalo delle temperature, calo delle precipitazioni piovose, inondazioni improvvise e carestie a causa della perdita di raccolti destinati all’alimentazione umana.
Si osservi che per contro coltivando vegetali si ottengono un minore spreco di terreno acqua e cibo, e non si emettono gas serra, mentre si ottiene anche un assorbimento di parte della CO2 grazie alle piante.
Passando tutti a un alimentazione vegetale potremo cosi tentare di sconfiggere la fame e la sete nel mondo grazie alla notevole riduzione dello spreco di acqua e cibo, oltre a sconfiggere malattie notoriamente collegate all’assunzione di proteine animali.
Per produrre un solo Kg di carne si sprecano fino a 20Kg di vegetali e 15.000 litri di acqua,
oltre a emettere come già detto CO2 e Metano,
due potenti gas serra causa diretta del riscaldamento globale.
L’alimentazione a base vegetale è da considerarsi la più sicura in quanto non può essere causa di pandemie.
Luca Mangini
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Milano, 26/02/2023
Per chi desidera approfondire:
Smettere di produrre carne salverebbe il pianeta. Uno studio
Un team di ricercatori di Berkeley e Standford ha valutato l’impatto sul clima associato all’eliminazione della produzione di carne. E i risultati sono clamorosi
https://www.agi.it/dalla-redazione/notizie/news/2022-02-02/stop-produzione-di-carne-pianeta-salvo-15444539/#
Anche la carne tra le cause del cancro
https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/anche-la-carne-tra-le-cause-del-cancro
Mi dispiace con tutto il cuore. Per le povere mucche, naturalmente. Spero che molti degli impenitenti mangiacarne vengano infettati e che, forse, almeno qualcuno si redima. Le lezioni migliori si imparano sulla propria pelle, e questa non e’ certo una eccezione alla regola. Gli umani vanno sempre dritti per la strada delle loro scelte criminali tipiche della loro ottusa, malvagia natura. Lasciamo che continuino a mangiare carne e diamo fiducia al karma, che non sbaglia un colpo.
Evitare carne e latticini è “l’unico modo migliore” per ridurre l’impatto sulla Terra
Damian Carrington Direttore dell’ambiente
@ dpcarrington – gio 31 maggio 2018 19.00 CEST
The Guardian – Avoiding meat and dairy is ‘single biggest way’ to reduce your impact on Earth
https://www.theguardian.com/environment/2018/may/31/avoiding-meat-and-dairy-is-single-biggest-way-to-reduce-your-impact-on-earth?fbclid=IwAR3R_NLgI7QnmIEhmnNswZpQ86Vu1obP-Xe6JE7Xi0xUE3-Psdbo-IKXVHY
Science Journal – AAAS – Reducing food’s environmental impacts through producers and consumers
https://josephpoore.com/Science%20360%206392%20987%20-%20Accepted%20Manuscript.pdf
Nella fabbrica di maiali grande come un grattacielo, così allevano per il macello 1,2 milioni di suini l’anno
Ventisei piani di morte. Una fabbrica di 600 mila maiali, il più grande allevamento della Cina, è stato inaugurato a ottobre ad Ezhou, nella provincia di Hubei, a meno di 100 chilometri dalla famosa Wuhan. […]
https://www.lastampa.it/la-zampa/2023/02/20/video/nella_fabbrica_di_maiali_grande_come_un_grattacielo_cosi_allevano_per_il_macello_12_milione_di_suini_lanno-388735300/
Malattie da prioni: i killer invisibili. – Neuroscienze 4 Dummies
https://youtu.be/9TZgBwN7mmE
Umanità in zona rossa: intervenire ora o i cambiamenti climatici saranno irreversibili
By Tania Gandola – 10 Agosto 2021
Secondo la prima parte del 6° Rapporto IPCC, ci sono conseguenze dei cambiamenti climatici che ormai sono irreversibili. E gli effetti si vedono già oggi.
https://www.ecocultura.it/cambiamenti-climatici-terra-rapporto-ipcc/
Cambiamenti climatici causa di terremoti
Lo studio di un team di studiosi australiani ha evidenziato l’esistenza di un nesso causale tra i cambiamenti climatici ed lo scatenarsi di terremoti di elevata intensità.26 apr 2011
https://www.reteclima.it/cambiamenti-climatico-causa-di-terremoti/
Secondo uno studio, il mondo spende 1,8 trilioni di dollari all’anno in sussidi che danneggiano l’ambiente
La ricerca mette in guardia: L’umanità sta “finanziando la propria estinzione” attraverso sussidi dannosi per il clima e la fauna selvatica.
https://www.theguardian.com/environment/2022/feb/17/world-spends-18tn-a-year-on-subsidies-that-harm-environment-study-finds-aoe?fbclid=IwAR1zE1HwTjQiS5A9SN4_OVNb8Yg3dqpDlH_zjnFjQza1kEMz59a4Sy8qdyk#:~:text=The%20world%20is%20spending%20at,is%20financing%20its%20own%20extinction
Sussidi dannosi: perché il mondo finanzia ancora la distruzione della natura?
Il mondo sta spendendo almeno $ 1,8 trilioni (£ 1,3 trilioni) ogni anno in sussidi che guidano l’annientamento della fauna selvatica e un aumento del riscaldamento globale, secondo un nuovo studio, che avverte che l’umanità sta finanziando la propria estinzione.
Dalle agevolazioni fiscali per la produzione di carne bovina in Amazzonia al sostegno finanziario per il pompaggio insostenibile delle acque sotterranee in Medio Oriente, miliardi di sterline di spesa pubblica e altri sussidi stanno danneggiando l’ambiente, afferma la prima valutazione intersettoriale da oltre un decennio.
Questo sostegno del governo, equivalente al 2% del PIL globale, sta lavorando direttamente contro gli obiettivi dell’accordo di Parigi e la bozza di obiettivi sull’inversione della perdita di biodiversità, la ricerca sui sussidi espliciti trovati, il finanziamento efficace dell’inquinamento idrico, del cedimento del suolo e della deforestazione con denaro statale.
https://www.theguardian.com/environment/2022/feb/17/harmful-subsidies-why-is-the-world-still-funding-the-destruction-of-nature-aoe
Allevare animali è concausa del riscaldamento globale (e conseguente catastrofe climatica già in atto), potenziale causa di pandemie, deforestazione, spreco di acqua e di cibo e dunque concausa di fame e sete nel mondo.
Pertanto mina la sicurezza sociale.
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ART. 41. Costituzione Italiana
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Nuovo rapporto: L’allevamento intensivo potrebbe scatenare la prossima pandemia, necessaria la transizione verso le proteine vegetali
Humane Society International identifica cinque rischi pandemici collegati all’allevamento
Humane Society International / Europe – March 30, 2021
https://www.hsi.org/news-media/animal-agriculture-could-spark-next-pandemic-it/?lang=it
Allevamenti “bio” o intensivi: stessi danni per il clima – 18 Gennaio 2022
https://www.accademianutrizione.it/blog/allevamenti-biologici-cambiamenti-climatici/
Un professore del MIT avvisa: “siamo sull’orlo di un evento di estinzione di massa” – 11 Dicembre 2021
Il riscaldamento climatico minaccia gli esseri umani. Questa non è sicuramente una novità e la questione è anche grave. Addirittura Daniel Rothman, professore di geofisica, del Massachusetts Institute of Technology (MIT) afferma che siamo sull’orlo dell’estinzione di massa.
https://tech.everyeye.it/notizie/professore-mit-avvisa-stiamoorlo-evento-estinzione-massa-558010.html
Come le lobby della carne ci manipolano per nascondere gli allevamenti intensivi
Germana Carillo – Pubblicato il 28 Gennaio 2022
https://www.greenme.it/salute-e-alimentazione/nutrizione/lobby-carne-allevamenti-intensivi/
https://www.greenpeace.fr/comment-les-lobbies-de-la-viande-nous-manipulent/
Gli allevamenti intensivi sono bombe a orologeria, ma la Cop26 se ne sta dimenticando (INTERVISTA)
Germana Carillo – Pubblicato il 25 Ottobre 2021
https://www.greenme.it/ambiente/eventi-e-iniziative/allevamenti-intensivi-cop26/
Carne e Cambiamenti Climatici – Million Dollar Vegan – 18 Febbraio 2019
Quando pensiamo ai cambiamenti climatici e alle cause del riscaldamento globale, di solito pensiamo a camion puzzolenti e al nero fumo che esce dai loro tubi di scappamento, o alle fabbriche e ai pennacchi di fumo che fuoriescono dalle loro ciminiere. E se ti dicessi invece che le industrie della carne e del latte sono fra i maggiori fattori del riscaldamento globale?
Benché possa essere difficile da capire, l’agricoltura animale e tutto il suo indotto generano più gas serra dei gas di scarico dell’intero settore dei trasporti mondiale. […]
Le prove che il mercato mondiale di carne e altri prodotti animali stiano distruggendo il nostro pianeta sono lampanti. Di fatto, recenti ricerche della Oxford University affermano che senza la produzione di carne e latticini potremmo ridurre lo sfruttamento dei terreni agricoli di oltre il 75%, e riuscire comunque a sfamare il pianeta. I risultati della ricerca sono stati così sbalorditivi che uno degli scienziati che l’ha realizzata, il Dr. Joseph Poore, ha dichiarato:
“Una dieta vegetale è probabilmente il singolo, più importante modo in cui possiamo ridurre il nostro impatto sul pianeta Terra, non solo sulle emissioni di gas serra, ma sull’acidificazione globale, l’eutrofizzazione, lo sfruttamento della terra e dell’acqua. Ha un impatto addirittura superiore al ridurre i voli aerei o a comprare un’auto elettrica (che si limitano a ridurre le emissioni di gas serra).”
https://genv.org/it/carne-cambiamenti-climatici-ambiente/
I confini sono solo nella tua testa. Smontiamo il sistema una bugia alla volta.
NESSUN ESSERE UMANO È ILLEGALE !
EMIGRARE NON È REATO !
No Razzismo, No Sessismo, No Specismo.
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“Ricorda, non sei straniero, sei solo povero.
Se tu fossi ricco non saresti straniero in nessun luogo.”
D. Battistessa
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Chiunque combatta per la libertà
è un fuorilegge e un eroe al tempo stesso.