SONNOLENZA DOPO AVER MANGIATO? ATTENZIONE ALL’INDICE GLICEMICO
La glicemia (quantità di zucchero nel sangue) si alza quando mangiamo un alimento ricco di carboidrati. La velocità con cui avviene la salita dipende da molti fattori: la presenza di fibre, il tipo di zucchero ingerito, l’eventuale presenza di grassi e proteine.
Con l'invenzione del mulino a cilindro nel 1870, la fabbricazione della farina bianca si è diffusa con rapidità. Questa invenzione ha portato ad un impoverimento della qualità nutrizionale di pane e pasta.
Le attrezzature molitorie, sempre più sofisticate, generano farine sempre più «pure», nel senso tecnico del termine. Il che si traduce, in valori nutrizionali poveri: meno fibre, meno proteine e micronutrimenti (vitamine, minerali, acidi grassi essenziali…) e particelle sempre più sottili. Da ciò deriva un indice glicemico sempre più alto in tutti gli alimenti di cui questa farina iper raffinata è uno dei principali componenti.
Un esempio: l’indice della farina integrale è 40, quello della farina bianca raffinata 70.
La dieta è ancora una volta importantissima: un pasto ricco di zuccheri o carboidrati complessi porterà ad un picco glicemico che inevitabilmente darà sonnolenza.
Il classico “abbiocco” è un problema che colpisce molte persone, ma non è affatto naturale. Sebbene l’organismo spenda molta energia per la digestione, questa dovrebbe avvenire senza lasciarci un senso di soddisfazione, non di sonnolenza.
Ecco nel dettaglio cosa accade: un pasto con alto carico glicemico provoca un brusco innalzamento della glicemia, cui segue l’intervento dell’insulina che ne abbassa il livello drasticamente, al di sotto di quello normale, provocando stanchezza sia fisica sia mentale e addirittura nuovamente fame di carboidrati (il cervello si ritrova a corto di energie).
Allora cosa mangiare? Pasta a basso indice glicemico, ovvero contenuta entro il 40-45 (di monococco, sorgo, legumi) e ricca di fibre, sostanze protettive, amminoacidi e micronutrienti.
Sarebbe importante iniziare con una porzione di verdure crude o cotte, digeribili, dissetanti e sazianti, poiché ricche di fibre.
Una curiosità: non si creda di poter eliminare l’abbiocco con un semplice caffè: la caffeina dà abitudine e l’eventuale cucchiaino di zucchero non fa che contribuire all’innalzamento del picco.
Monia Caramma |