BABYGREEN: AMBULATORIO PER MAMME VEG
Si chiama Babygreen ed è un nuovo servizio dell'Humanitas San Pio X di Milano. Si tratta del primo ambulatorio per mamme vegan.
La notizia è apparsa su www.scelgonews.it e di sicuro farà discutere, lo mettiamo in conto, dal nostro punto di vista è invece un sogno che si realizza per chi ha fatto della scelta vegana la filosofia di vita per tutta la famiglia.
Purtroppo l'ambulatorio ‘Babygreen’ non è pertinenza ASL quindi le visite hanno il costo di 130 euro e possono già essere prenotate da lunedì 17 ottobre p.v. , giorno in cui il servizio sarà pienamente operativo.
Secondo dati Eurispes il mondo veg aumenta ogni anno del 15% pertanto è naturale che ci si debba necessariamente adeguare alle nuove richieste. L’Humanitas di Milano è il primo punto nascita che ha scelto di accogliere questa "sfida". Paola Marangione, responsabile della Neonatologia e patologia neonatale, definisce Babygreen un “ambulatorio di attenzione nutrizionale e l’obiettivo è accogliere la mamma, la sua visione della vita e le sue scelte a tavola, siano esse vegane, vegetariane, ma anche legate a esigenze di tipo religioso”. Gli stili di vita che si distaccano dalla massa non restano fuori dalle sale parto, ma spesso le mamme col pancione che hanno scelto un modo differente di alimentarsi, “si nascondono perché si sentono giudicate. Bisogna parlare con loro, chiedere tutto, anche cosa mangiano, e affiancarle nelle loro scelte. L’ambulatorio punta a seguire le neomamme con professionisti esperti , coniugando i fabbisogni nutrizionali con l’evidenza scientifica, anche per evitare casi come quelli raccontati talvolta dalle cronache”.
L'obiettivo è quello di garantire la crescita adeguata al bambino aiutando la mamma ad ottenerla nel rispetto della sua filosofia alimentare e di vita.
Un altro risvolto positivo è proprio per le donne vegane che a volte rischiano in gravidanza e allattamento carenze proteiche e di vitamina B12 perché spesso non sanno che per raggiungere il fabbisogno di proteine raccomandato devono aumentare la quantità giornaliera di legumi, soia, tofu, tempeh e cereali integrali, suddivisi tra pranzo e cena. Inoltre sia vegane che vegetariane possono soffrire di carenze di omega 3, acido grasso essenziale importante in gravidanza, che possono trovare in olio di lino, semi di chia o noci. Pertanto, anche la cucina della San Pio X, che da oltre 50 anni è un punto di riferimento per pazienti e medici, confluita recentemente nel prestigioso gruppo Humanitas, è pronta ad accogliere le esigenze alimentari speciali durante la degenza delle future mamme che, da degenti, non dovranno più rimandare indietro i pasti perché non vegani.
Il progetto è notevole e di tutto rispetto e, ovviamente, lo appoggiano, si spera solo che nutrizionisti e professionisti del campo siano loro stessi veg, perché solo così saranno davvero in grado di capire le esigenze delle mamme e dei bimbi che si affidano a loro; sappiamo bene che la scelta vegana non è solo questione di stile alimentare.
Immagini: GreenMe.it e http://www.greenstyle.it/
Milano, 13/10/2016 – GC