CARNE COLTIVATA: IL DDL È DIVENTATO LEGGE
Con il voto favorevole della maggioranza, il DDL contro la carne coltivata è diventato legge
Mentre nel mondo aumentano sempre di più le aziende che puntano sulla carne coltivata, l’Italia va controcorrente e oggi, giovedì 16 novembre, il divieto per la carne in vitro e la censura dei prodotti vegetali è diventata legge ricevendo il voto favorevole della maggioranza.
Lo si temeva, ma la speranza è l’ultima a morire, pertanto è stata una doccia fredda la conferma che è diventato legge il DDL che prevede sia il divieto di produzione e vendita di carne coltivata, che l’utilizzo di nomi che ricordano i prodotti animali per i prodotti vegetali.
Ce ne da notizia un dettagliato articolo, dal quale abbiamo preso la foto di copertina, di Claudio Pomo di Essere Animali, sottolineando che l’Italia è il primo Paese al mondo a vietare la carne coltivata.
Primato per cui non si può essere fieri.
Stop dunque allo sviluppo di aziende italiane in un settore in grande crescita, che potrebbe creare posti di lavoro e indotto economico, senza contare che questa situazione porterà alla fuga quei ricercatori e ricercatrici che puntano a lavorare in questo settore.
L’articolo sviscera tutte le problematiche che l’Italia dovrà affrontare avendo preso una simile decisione.
Tante e pesanti saranno le ripercussioni per il nostro paese: effetti “collaterali” che ci colpiranno durante anche dal punto di vista economico.
I dettagli sono tutti nell’articolo di Essere Animali sopra citato, ma vogliamo comunque riportare una riflessione fatta dall’Alleanza Italiana per le Proteine Complementari, che riunisce imprese di settore, ricercatori e associazioni no profit.
«Questa legge dice agli italiani cosa possono o non possono mangiare, soffoca l’innovazione e quasi sicuramente viola il diritto comunitario. È davvero scoraggiante che l’Italia venga esclusa da una nuova industria che crea posti di lavoro e che venga impedito di vendere alimenti più rispettosi del clima. Un tempo pioniera per innovazioni che hanno cambiato il mondo, come la radio, i microchip, le batterie, le automobili e la moda, i politici italiani scelgono ora di far tornare indietro l’Italia mentre il resto del mondo va avanti»
Certo, la carne coltivata è carne a tutti gli effetti quindi non rientrerebbe nell’alimentazione di chi ha scelto la filosofia vegan, ma la sua produzione prevede tanta sofferenza in meno per gli animali e sarebbe un’ottima soluzione per i nostri pet oltre ad avere meno impatto sull’ambiente.
Insomma la scelta di vietare la carne coltivata è una presa di posizione contro tutti gli animali che soffrono negli allevamenti, ma anche contro la collettività e l’ambiente.
Una petizione
ETSA – End The Slaughter Age ha lanciato una petizione per dire Sì alle proteine complementari. Per firmare clicca QUI.
Milano, 16/11/2023 – GC