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ORSI SEMPRE NEL MIRINO

Aggiornamenti sulla continua strage di orsi in Trentino a cura di LEAL

Mentre LEAL rende noto in un articolo che è stato identificato stato identificato come M44, l’orso di 7 anni e mezzo, trovato morto il 30 settembre 2024 in un frutteto vicino ai boschi di Cis, in Val di Non, le “esecuzioni” degli orsi continuano.

Nonostante la causa della morte di M44 non sia stata immediatamente determinata e le autorità forestali abbiano inviato un’indagine, il sospetto è che si tratti di un possibile caso di bracconaggio, poiché il decesso potrebbe essere avvenuto alcuni giorni prima del ritrovamento.

I resti di M44 sono stati inviati all’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie per le analisi necessarie a stabilire la causa della morte.

Oltre a M44, anche MJ5, è stato trovato morto per una probabile fucilata proprio nella stessa zona lo scorso ottobre. Insomma, una strage che continua e che ha visto coinvolto anche M91.

UCCISO NELLA NOTTE L’ORSO M91. LEAL, LEIDA E OIPA: “VOGLIAMO GIUSTIZIA”

COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO del 1 dicembre 2024

Questa notte M91 è stato abbattuto in Trentino, l’autorizzazione è stata firmata dal presidente della Provincia Autonoma di Trento Maurizio Fugatti, e l’uccisione ha avuto luogo nel comune di Sporminore, come parte delle disposizioni della legge provinciale 9/2018. La condanna è stata eseguita a poche ore dal provvedimento senza dare la possibilità di impugnazione alle associazioni. La Provincia di Trento ha giustificato l’abbattimento sostenendo che M91 aveva mostrato comportamenti pericolosi, ma l’orso non ha mai mostrato aggressività. M91 era stato coinvolto in un incontro con un turista senza reagire in modo violento, nonostante le provocazioni. 

Le associazioni LEAL, LEIDAA e OIPA commentano:

“Interverremo nelle opportune sedi giudiziarie per dimostrare l’illegittimità del decreto con conseguente danno alla fauna selvatica e uccisione di un animale (protetto) non necessitata”.

M91 era un giovane orso di circa due anni, monitorato attraverso tecnologie come il radiocollare. La decisione di abbatterlo è stata presa a dispetto delle necessità di preservare la fauna selvatica e nella fattispecie rappresenta l’ennesima sfida da parte della Provincia a chi con serietà e professionalità tutela animali e ambiente”.
 

Di seguito l’articolo, pubblicato sul sito LEAL, di Cristiano Fant – Operatore esperto in Etologia Relazionale e Responsabile LEAL Fauna Selvatica che stila l’impietoso bollettino di guerra del Trentino le cui vittime continuano ad essere gli orsi.

UCCISO M91 NELLA NOTTE SU DECRETO DI FUGATTI. LA VERGOGNA DEL TRENTINO

Prosegue senza sosta il massacro di orsi in Trentino in quella che è un’aperta guerra alla fauna selvatica, in barba alle norme europee che ne decretano la tutela. M91 è stato abbattuto, reo di aver seguito una persona e di essersi addentrato in aree urbane.

Animalicidio in forma preventiva: così lo si può definire.

Se questo deve essere il metro di misura della norma vigente, ogni selvatico dovrebbe essere ammazzato, pur senza un giustificato motivo. Non dimentichiamo che, solamente qualche mese fa, un capriolo ha attaccato due donne.

Ma cosa ne abbiamo fatto della tanto vantata intelligenza del sapiens?

A cosa servono la nostra tecnologia avanzata, la cultura, la formazione di personale atto a far si che si possano e debbano prevenire certi eventi se riduciamo tutto all’atto violento e ingiustificabile di ammazzare un essere vivente, reo soltanto di essere sé stesso?

A cosa serve avere enti con personale che diffidiamo preparato (e sempre meno si dimostra tale) creati per una corretta convivenza ma sempre favorevoli all’uso della violenza per appianare ogni problema umano?

Orso salvato al santuario in ucraina

In fondo, chi ci governa e permette queste barbare pratiche di abbattimento non è migliore di chi nel corso dei secoli ha imposto il massacro di interi popoli, lo schiavismo dei propri simili, le violenze a danno dei più deboli, tutte pratiche che proseguono ancor oggi ma che, quando comminate da altri, ci appaiono spaventose mentre le accettiamo di buon grado quando siamo noi a metterle in pratica contro animali di specie diversa dalla nostra.

L’ennesimo atto di uccisione ingiustificata di un orso ci dà l’esatto senso della misura (se ancora ce ne fosse bisogno) di quanto dannosi siamo per il pianeta che pretendiamo di governare ma che stiamo velocemente portando al collasso con un comportamento che ci identifica come la specie più stupida e violenta della Terra.

Punto il dito contro il mondo politico trentino e nazionale, contro chi spara perché sta “solo eseguendo gli ordini”, contro chi non si ribella a queste decisioni e azioni barbare, contro tutti noi perché in fondo, se questo sistema si rifugia nella violenza per risolvere ogni problema è perché così lo abbiamo fatto tutti.

Ora dobbiamo essere noi a cambiarlo.

Milano, 02/12/2024

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