RISTORANTI VEGAN: DURANO POCO, I MOTIVI?
Perché molti ristoranti vegan non riescono a rimanere aperti?
Da qualche parte, negli ultimi anni in qualche angolo del mio cervello mi sono posto questa domanda: perché molti ristoranti vegan non riescono a rimanere aperti? Ve ne siete accorti anche voi?
Se è vero – come è vero – che stiamo assistendo ad una crescita delle scelte veg da parte di una parte sempre più ampia dei consumatori, perché molte realtà italiane di ristorazione vegan non riescono a resistere?
Qualcuno potrebbe rispondere che si tratta di una situazione generalizzata. Non siamo negli scoppiettanti anni 90, dove tutto nasceva e cresceva rapidamente, i consumi aumentavano e le start up godevano di possibili luminosi futuri. D’altro canto, negli ultimi anni non sono mancati eventi complessi come il Covid, guerre, crisi umanitarie… ma in quell’angolo remoto del mio cervello non sono ancora riuscito a darmi una risposta, a capire davvero il perché.
Qualche risposta dagli USA
Forse, il magazine Veg News negli ultimi giorni ha avuto modo di leggermi nel pensiero, pubblicando un articolo di Elen Kanner dal titolo “Perché così tanti ristoranti vegani stanno chiudendo?”
L’analisi riguarda la realtà statunitense , ma credo che alcuni elementi che emergono possano anche avere riflessi sulla realtà italiana, sulla quale, per altro, i nostri lettori potranno contribuire aggiungendo i loro commenti.
L’articolo di Elen Kanner racconta di un fenomeno di chiusura di ristoranti vegani in diversi angoli degli States: nomi popolari che hanno chiuso dopo dieci, quattordici, venti o addirittura trenta anni, come è successo al The Grasshopper nell’area di Boston, la cui cessata attività è giunta dopo 30 anni.
Va detto che si tratta di un fenomeno generalizzato, se considerate che la National Restaurant Association ha affermato che più di 90.000 ristoranti negli Stati Uniti hanno chiuso a causa delle ricadute della pandemia. Non tutti erano vegani, ovviamente, ma se si analizza l’effetto che gli ultimi anni hanno avuto sui ristoranti, i risultati sono sconfortanti.
Secondo i dati della guida ai ristoranti vegetariani HappyCow, New York ha visto il maggior numero di chiusure, passando da 173 ristoranti vegani nel 2022 a 132 oggi. Portland, OR è passata da 61 a 46 nello stesso lasso di tempo, mentre Los Angeles è scesa da 61 a 48, con un calo del 21 percento.
Dunque, la pandemia. Ma l’articolo di Veg News va oltre, coinvolgendo il fondatore di HappyCow, Eric Brent, che trova altri colpevoli di questo mutamento di rotta: affitti elevati, aumento dei costi del cibo, bassi margini di profitto, sfide legate alla pandemia come problemi di personale e un forte calo dei clienti.
Brutte esperienze per Souley Vegan
Non mancano nell’articolo di Helen Kanner, le testimonianze dirette di alcuni ristoratori. Vi riportiamo alcuni passaggi dall’articolo: “Strappacuore” è la parola che usa Tamearra Dyson. La proprietaria-chef di Souley Vegan aveva aperto il suo ristorante di Oakland nel 2009 con pochi soldi, nessun investitore, nessun prestito e nessuna precedente esperienza in ristoranti: “solo un’etica del lavoro e la convinzione di avere qualcosa da offrire al mondo”, dice. Ma una volta che si è sparsa la voce sul menu creolo a base vegetale di Souley Vegan, è diventato un luogo di ristorazione di destinazione, con persone che accorrevano da ogni angolo del paese per i salumi e l’atmosfera divertente.
Come la maggior parte degli altri ristoranti, Souley Vegan ha fatto un cambio di rotta durante la pandemia, passando rapidamente al solo asporto. Ma con il proseguire del COVID, la criminalità a Oakland è aumentata. Il ristorante è stato rapinato più e più volte. Anche con la sicurezza assunta, Dyson non è riuscita a garantire la sicurezza per il personale o per gli ospiti. Le persone hanno visto le loro auto scassinarsi mentre erano dentro a mangiare. Hanno smesso di presentarsi, non volendo rischiare vandalismo e furto.
Con i problemi finanziari in aumento, Dyson, la chef che ha vinto il Beat Bobby Flay , si è resa conto di non essere in grado di continuare di fronte a queste difficoltà. Ha preso un respiro profondo e ha deciso di chiudere il Souley Vegan.
A voi la parola
E in Italia? Qual è la vostra percezione? Quel ristorante vegan che avete frequentato per anni è ancora aperto o ha chiuso i battenti? Dal mio punto di osservazione c’è un frequente movimento di aperture e chiusure, anche nel mondo della ristorazione vegan e mi piacerebbe conoscere le vere ragioni.
Aspetto i vostri commenti, se vi fa piacere. Augurando lunga vita ai ristoranti vegan del nostro paese, questo articolo può essere una buona occasione per fare il punto della situazione su un argomento che sta a cuore a molti di noi.
Milano, 08/10/2024
Buongiorno sono vegana da 8 anni, sono di Roma. I ristoranti dove vado abitualmente sia qui a Roma che a Marino, sono ancora aperti. L’unico appunto che posso fare e me ne dispiace, è che la maggior parte propone i loro piatti a prezzi troppo alti.
un caro saluto
nadia petetta